Il terribile verme della guinea quasi eliminato dalla Fondazione di Jimmy Carter

Per 20 anni la fondazione dell’ex-presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, oggi ottantaseienne, ha combattuto una delle infezioni epidemiche parassitarie più gravi e dolorose del Terzo Mondo, la Dracunculiasis, meglio conosciuta come il verme della guinea.

Oggi la sua battaglia è quasi vinta, a quanto riferisce la msnbc.msn.com.

Ad Abuyong, nel Sudan, gigli e fiori rossi adornano una pozza d’acqua. Un’altra è ricoperta di alghe verde intenso. Due donne raccolgono l’acqua in contenitori di plastica, mentre una mandria di mucche si bagna in una delle pozze.

La scena è prettamente bucolica, ma il medico locale Samuel Makoy non ha tempo per ammirarla. Lui deve sconfiggere un’epidemia.

Makoy mostra alle donne dei vermi lunghi quanto un’unghia la cui estremità posteriore guizza avanti e indietro. Poi attorno ad una pozza comincia la lezione su questi parassiti a forma di spaghetti che hanno perseguitato le popolazioni nei Paesi più poveri del mondo per secoli.

Negli anni cinquanta, il verme della guinea, che una volta penetrato nel corpo umano può diventare lungo fino a 80 centimetri, ha devastato le membra di 50 milioni di persone, costringendo le vittime a mesi di dolore mentre il verme si scavava l’uscita attraverso una vescica, in genere sulla gamba.

Immobilizzate, le vittime dovevano abbandonare ogni tipo di lavoro, come badare alle mandrie di mucche o mietere i campi. Nel 1986 il numero degli infettati, grazie agli sforzi della Fondazione Carter, erano scesi a 3,5 milioni, e l’anno scorso erano 3.190.

Oggi il terribile verme è prossimo ad essere eliminato del tutto. Meno di 1.700 infezioni sono state riscontrate in soli quattro Paesi, Etipia, Ghana, Mali e Sudan, dove sono il 95 per cento delle infezioni.

”Sono fermamente intenzionato a vivere fino a quando il verme della guinea non sarà sparito del tutto”, ha dichiarato Carter, la cui fondazione ha eliminato il parassita a cominciare dal Pakistan ed altri Paesi asiatici.

La Fondazione Carter ha combattuto il verme mediante l’istruzione delle popolazioni e la distribuzione di filtri per la purificazione dell’acqua. Con i suoi sforzi l’ex-presidente ha eliminato il parassita in oltre 20 Paesi, ed è convinto che esso farà la fine del vaiolo, scomparso alla fine degli anni settanta.

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