Morire per un’iniezione: colpa del Bentelan o dell’antibiotico?

ROMA – Morire per un’iniezione: colpa del cortisone o dell’antibiotico? Questo il dubbio sulla morte di un bimbo di 4 anni di Licata, in provincia di Agrigento. Probabilmente uno choc anafilattico, scatenato dopo l’iniezione di Bentelan, ha ucciso il bimbo. Il sostituto procuratore di turno di Agrigento, Santo Fornasier, ha dato delega alla polizia per ascoltare i genitori del bimbo, i parenti ed il pediatra che ha prescritto i medicinali. E’ stata sufficiente un’innocua iniezione a scatenare la morte del bimbo. La cura era stata prescritta per la sua tosse. Una vicenda che deve far riflettere sull’assunzione di antibiotici o di altri farmaci, assunti spesso senza prescrizioni del medico, per delle cure “fai da te”.I pediatri sostengono che difficilmente la causa del decesso possa essere stata legata alla somministrazione del Bentelan. Nicola Principi, Direttore della Clinica Pediatrica dell’università di Milano, spiega al Corriere della Sera: “Le cause del decesso possono essere altre, al limite anche l’effetto della stessa puntura che in alcuni casi può avere queste nefaste conseguenze”. Insomma un’iniezione, un antibiotico, un qualsiasi farmaco giudicato sicuro e prescritto dal medico, può essere pericoloso.Il pericolo è latente e nella casa di ognuno di noi. I ben forniti armadietti dei medicinali tentano il malato: meglio assumere un antibiotico “avanzato”, che fare una fila dal medico. Ma nemmeno una prescrizione può essere sicura, il bimbo di Licata lo dimostra. E allora ben venga l’introduzione delle pillole monodose nella vita dei pazienti e nelle farmacie. non solo un risparmio che giunge nel decreto delle liberalizzazioni del governo di Mario Monti, ma una salvezza controcortison la tentazione della salute “fai da te”, che può essere tragicamente fatale.

Lascia un commento