Medicine per il cancro gratuite solo “se la terapia funziona”

MILANO – Nel 2011 sono stati assicurati ai malati di tumore italiani 21 farmaci oncologici molto costosi per un totale di 29 indicazioni terapeutiche. Sono dati dell' Agenzia Italiana del Farmaco citati da Paolo Siviero, Direttore del Centro studi Aifa, che ha messo l'accento su tre innovative modalita' di rimborso, da parte delle case produttrici, grazie a cui e' stato possibile erogare questi farmaci a carico del Servizio Sanitario.''L'immissione in commercio di nuovi farmaci potenzialmente innovativi comporta una sfida per i sistemi sanitari – spiega Siviero – sia in termini di efficacia che di sostenibilita' economica. In particolare, per assicurare ai pazienti l'accesso ai nuovi trattamenti, l'Aifa si e' dotata di alcuni strumenti utili a monitorare sia il profilo di efficacia e sicurezza del farmaco, sia l'impatto economico che i nuovi prodotti generano sul budget complessivo: il Cost Sharing, il Risk Sharing, e il Payment By Results''.Il primo e' lo sconto (operato dalle societa' produttrici) sul prezzo del farmaco per i primi cicli su pazienti risultati idonei al trattamento; il Risk sharing e' lo sconto sul prezzo per i primi cicli di terapia, solo per i pazienti per cui il trattamento risulta non efficace alla prima valutazione; infine, con il Payment by results, l'azienda rimborsa totalmente il farmaco (che risulta dunque gratuito per il SSN) se il paziente non risponde al trattamento entro il primo controllo.Dei 21 farmaci autorizzati l'anno scorso dall' Aifa, l'11% ha usufruito del Cost Sharing, il 37% del Risk Sharing e oltre la meta', il 52%, del metodo del Payment By Results.Quest'ultimo rappresenta la situazione ideale, secondo Siviero, ''perche' lo Stato paga in base al successo della terapia, che viene valutato per ciascun paziente con criteri scientifici e in tempi stabiliti sulla base dei risultati degli studi clinici. E l' Aifa si sta dirigendo verso l'adozione di questo principio per tutti i farmaci innovativi''. In questo modo, da un lato si tutelano le esigenze dei pazienti e dall'altro si introduce un meccanismo in grado di contenere la spesa pubblica. In Italia, in particolare, ammonta a oltre 17 miliardi di Euro l'importo versato alle case farmaceutiche per l'acquisto e il rimborso di farmaci.

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