Tunnel carpale 898 €, circoncisione 1065: conto ai malati in Lombardia

MILANO – La liberazione del tunnel carpale costa alla Regione 898,42 euro.  Un Cross linking per rinforzare la cornea costa 1.850 euro. La legatura delle vene varicose 1.461 euro, mentre la circoncisione 1.065 euro. Caro paziente, ecco quanto ci costi. Da giovedì 1 marzo le strutture ospedaliere della Lombardia presenteranno il conto ai pazienti. Un’operazione di trasparenza della Regione. Il “conto” sarà presentato anche a coloro che pagano i ticket. Ogni cittadino sarà informato del costo di ricoveri, esami e prestazioni specialistiche. L’obiettivo è sensibilizzare non solo i cittadini, ma anche i medici che fanno troppe prescrizioni. Una “decisione esecrabile ed umiliante” secondo l’Ordine dei Medici.Luciano Bresciani, assessore regionale lombardo alla Sanità, ha detto: “È un’operazione di trasparenza e informazione assolutamente positiva. Avere consapevolezza dei costi pubblici e sapere ciò che lo Stato, cioè tutti noi, spendiamo per curarci. L’importante è evitare strumentalizzazioni. Chi ha usufruito di servizi sanitari di cui aveva necessità non viene colpevolizzato. Ma tutti i cittadini, dai malati ai medici, devono responsabilizzarsi”.Il 24 febbraio i direttori generali di Asl ed ospedali hanno ricevuto una lettera da Carlo Lucchina, direttore generale della Sanità, con le istruzioni da seguire. Al paziente dimesso dal ricovero, sarà consegnata una lettera con “il valore esposto, espresso in euro, che rappresenta il rimborso corrisposto mediamente agli ospedali lombardi per il costo sostenuto per tipologie di attività e di prestazioni simili a quelle che ha usufruito durante il suo ricovero”. Nel caso di semplici esami, invece, riceverà una comunicazione scritta con il valore del rimborso dei costi sostenuti, suddiviso tra la quota coperta dall’eventuale ticket pagato, la spesa per la quota fissa della ricetta e la cifra riconosciuta dal Servizio sanitario regionale alla struttura ambulatoriale a saldo.La cifra del rimborso sarà calcolata su una media, e non sul costo della prestazione dello specifico paziente. La media è eseguita sulle prestazioni erogate nel 2011, poiché al momento delle dimissioni di un paziente dall’ospedale non è ancora possibile stilare un conto finale del costo delle cure erogate. Lucchina ha detto: “È infatti inopportuno che ogni struttura cerchi di stimare i propri costi di produzione con l’esito di avere una grande eterogeneità di informazioni, poco verificabili, fornite dai cittadini con il risultato di generale di grande confusione”. 

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