Alcuni pazienti del Policlinico di Hannover vivono da oltre cinque anni con un cuore artificiale, un traguardo fino a poco tempo fa considerato irraggiungibile. Si tratta di un record europeo, solo due cardiopatici in Usa hanno ricevuto ancora prima di loro un cuore di metallo e sono tuttora in vita. Nino Wolfram (26 anni) e’ uno di essi: secondo quanto ha spiegato oggi Martin Strueber, vice direttore della clinica di cirurgia cardiaca alla Medizinische Hochschule di Hannover, inizialmente si pensava di usare i cuori artificiali solo finche’ non si fosse presentata l’occasione per un trapianto con un cuore donato da un altra persona. ”Nel frattempo questa tecnica e’ diventata una soluzione durevole” ha spiegato oggi Strueber ai giornalisti.
Sotto la giacca di jeans di Nino Wolfram un osservatore attento puo’ vedere un rigonfiamento: e’ l’alloggiamento delle batterie che attraverso un cavo alimentano la pompa cardiaca e devono essere cambiate dopo circa due ore. Nino si muove con passo deciso lungo i corridoi della clinica tedesca: alcuni anni prima sarebbe rimasto senza fiato solo dopo pochi metri. Prima il suo cuore era troppo debole per qualsiasi sforzo fisico. Un giorno era crollato in bagno, e da li’ era stato ricoverato in ospedale per il trapianto, ma la lista di attesa era troppo lunga. Per questo Nino su consiglio dei medici ha scelto di farsi mettere nel petto, accanto al cuore malato, una pompa artificiale che manda il sangue in giro per il corpo. Da cinque anni vive cosi’ con un cuore artificiale, in Europa nessuno ha resistito piu’ di lui. All’inizio venivano usate batterie al piombo, ma con i progressi del settore ora si e’ passati agli accumulatori agli ioni di litio, gli stessi dei laptop e dei telefoni cellulari. Ad Hannover sono state impiantate pompe artificiali a circa cento persone che regolarmente devono passare in ospedale per controlli. Essi possono fare tutto, meno che andare in piscina o fare il bagno. 40 di esse vanno regolarmente a lavorare. In Germania anche quest’anno circa mille persone attendono un trapianto cardiaco, ma in realta’ le donazioni di organi non saranno piu’ di trecento.